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Non tornano i conti per l'olivicoltura
Da molti anni si sostiene che l'olivicoltura italiana è in crisi e che le prospettive del settore non possono non destare serie preoccupazioni. Per altro verso si afferma con sempre maggiore frequenza che l'olivicoltura riveste grande rilevanza economico-sociale, fornisce un prodotto senza eguali, e, per di più - fatto considerevole -, svolge la funzione insostituibile di difesa idrogeologica, di conservazione dell'ambiente ecologico, di tutela del paesaggio. E, in quanto tale, deve essere sorretta dall'intervento pubblico
Produzione e mercato degli agrumi
La produzione agrumaria si è andata sviluppando in tutti i paesi produttori con tassi di accrescimento molto sostenuti. Essa si è perciò inserita sempre di più in una economia di scambio costituita tanto dai mercati interni
dei paesi produttori quanto dai mercati esteri dei paesi importatori. È andato così aumentando, pure considerevolmente, il consumo dei prodotti agrumari sia freschi che conservati. In questo lavoro si compie un'analisi della produzione e del commercio agrumari nei principali paesi produttori-esportatori e delle più rilevanti correnti di importazione, al fine anche di meglio definire la posizione attuale e futura del nostro paese riguardo alla produzione e al commercio degli agrumi
Nuove basi per l'attuazione della riforma agro-pastorale?: qualche considerazione sullo sviluppo della proprietà coltivatrice sul monte dei pascoli e sulla riforma del settore agro-pastorale in Sardegna
Negli ultimi trenta anni la politica agraria italiana ha fortemente incentivato lo sviluppo della proprietà coltivatrice. Ad essa, difatti, è stato assegnato e viene tuttora assegnato un ruolo essenziale nell'agricoltura del paese sotto l'aspetto sia economico che sociale
La Sardegna deve puntare su un'olivicoltura competitiva
Nell'agricoltura sarda l'importanza relativa del
comparto olivicolo-oleario risulta modesta, nonostante l'olivo sia una tipica pianta mediterranea che trova un ottimo ambiente fisico nella regione. In Italia il peso dell'olivicoltura nell'economia agricola è maggiore che in Sardegna, e ancora maggiore - in quanto la piantagione è prevalentemente localizzata nelle regioni meridionali - è nel Mezzogiorno
L'Allevamento
La provincia di Sassari possiede una consistenza di bestiame in complesso superiore a quella di ciascuna delle altre province sarde. In questo capitolo si esamina nel dettaglio l'allevamento e l'attività pastorale, che assumono in questo territorio una particolare rilevanza
La Nuova strada indicata dalla CEE per il settore vitivinicolo
I problemi del settore vitivinicolo sono spesso oggetto
di particolare attenzione da parte della Commissione e
del Consiglio della CEE, considerato che concernono un
settore con produzione eccedentaria e per di più in progressivo aumento.
L'eccedenza di vino nella CEE ha assunto ormai, si
può dire, carattere strutturale, e mostra una tendenza
all'aumento: a causa appunto del progressivo aumento
della produzione, del parallelo decremento del consumo,
del modesto flusso di export verso i paesi terzi
Un Identikit del pastore: il problema della pastorizia e - soprattutto - della sua trasformazione ha ancora un senso, oggi, in Sardegna?
Il presente studio analizza il problema della pastorizia, un'attività naturale in Sardegna per via dell'ambiente fisico ed economico-sociale. Le vicende della pastorizia e del mondo pastorale sono sempre state parte essenziale della storia dell'isola e, per altro verso, nella regione l'attività pastorale ha tradizionalmente concorso con quote rilevanti alla produzione e all'occupazione complessive e in particolare a quelle del settore agricolo. Si tratta perciò di un'attività che non deve essere trascurata ma valorizzata
Valorizzare il pecorino: alcuni aspetti della produzione e del mercato del formaggio pecorino prodotto in Sardegna
Il mercato del formaggio pecorino prodotto in Sardegna, il cui andamento sfavorevole negli ultimi mesi ha destato non poche preoccupazioni negli ambienti produttivi e in quelli politici, presuppone alcune considerazioni sull'importanza che assume nell'isola il comparto pastorale nonché sulle strutture e sulla organizzazione della trasformazione del latte di pecora
Sullo sfruttamento zootecnico delle aree estensive del Mezzogiorno e della Sardegna
La politica agraria italiana del secondo dopoguerra non ha seguito un filone omogeneo. Le situazioni contingenti hanno sempre giocato un ruolo preminente sulle scelte di politica agraria nazionale, specie su quelle più rilevanti ai fini della strategia dello sviluppo agricolo. Nelle pagine che seguono si compie un breve esame delle caratteristiche essenziali che sono andate assumendo le aree estensive montane e collinari del Mezzogiorno continentale, e della Sardegna in particolare, e della possibile utilizzazione per fini produttivi delle terre abbandonate e mal coltivate
Imprese, credito e programmazione decentrata
La «politica regionale mirata» di cui parla il Governatore della Banca d'Italia non è nient'altro che il complesso di iniziative organicamente programmate ed attuate
per la realizzazione di un disegno di sviluppo per le aree depresse.
Il modello della programmazione decentrata che ne deriva si propone come soluzione per due problemi tipici di questo indirizzo strategico. Il primo è quello di far sì che tutti gli interventi, i finanziamenti, le opere infrastrutturali e quant'altro venga realizzato da molteplici soggetti nello stesso territorio sia coerente con gli obiettivi di sviluppo del sistema economico che su di esso gravita. Il secondo è quello di far sì che i molteplici soggetti operanti nel territorio organizzino il loro comportamento
in termini di partecipazione alla elaborazione e alla realizzazione di un comune disegno di sviluppo del sistema locale